La geografia, generalmente intesa come la scienza che studia gli aspetti spaziali delle attività umane e il quadro ambientale in cui esse si esercitano, fonda la sua perenne vitalità sulle differenziazioni spaziali che caratterizzano la superficie terrestre e che derivano non solo dalle diverse fattezze naturali, ma soprattutto dalle diverse forme con cui i gruppi organizzano il territorio su cui abitano, in rapporto con i vari modi di produzione.

La consapevolezza che l'assetto territoriale non può essere affidato ai processi spontanei, influenzati dal libero gioco degli interessi particolari, ha attribuito alle scienze del territorio, fra cui svolge un ruolo non secondario la geografia, una funzione che trascende i limiti della ricerca fondamentale per metterla a diretto contatto con i problemi della società, stimolando così una ricerca finalizzata all'utile comune. Dai nuovi rapporti fra geografia e società, che ormai anche in Italia cominciano a permeare l'attività scientifica e didattica, è nata una geografia attiva, detta anche volontaria, che si propone di offrire alla società strumenti conoscitivi validi per comprendere nella sua globalità l'ambiente in cui vive, ma anche strumenti applicativi per operare le scelte più opportune per un equilibrato sviluppo economico e sociale. Per far conoscere i nuovi orientamenti di questa antica scienza del territorio, con particolare riguardo al campo della geografia economica, la presente collana si propone di ospitare la traduzione di alcune pregevoli opere straniere come pure i contributi innovatori dei geografi italiani. Essa si articola in cinque serie tematiche, curate ciascuna da uno dei condirettori, e precisamente: