[PDF][PDF] Le unioni di comuni: un'analisi teorica della loro costituzione e stabilita

A Palestrini, P Polidori - wp SIEP, 2005 - gruppi.dises.univpm.it
wp SIEP, 2005gruppi.dises.univpm.it
L'istituto dell'Unione di comuni è uno strumento amministrativo introdotto per la prima volta
con la legge n. 142/90, successivamente corretto con la riforma attuata dalla legge 265/99 e
poi trasfuso, con modifiche, nel Testo Unico 267/00. Le modifiche hanno principalmente
riguardato i vincoli demografici per i comuni che desiderano partecipare ad un'Unione
rimuovendo il tetto dei 5.000 abitanti (inizialmente l'istituto era stato pensato per i piccoli
comuni) e l'obbligo di fusione1. L'Unione è utilizzabile dai comuni affinché questi possano …
L’istituto dell’Unione di comuni è uno strumento amministrativo introdotto per la prima volta con la legge n. 142/90, successivamente corretto con la riforma attuata dalla legge 265/99 e poi trasfuso, con modifiche, nel Testo Unico 267/00. Le modifiche hanno principalmente riguardato i vincoli demografici per i comuni che desiderano partecipare ad un’Unione rimuovendo il tetto dei 5.000 abitanti (inizialmente l’istituto era stato pensato per i piccoli comuni) e l’obbligo di fusione1. L’Unione è utilizzabile dai comuni affinché questi possano organizzarsi, in maniera associata, per poter fornire determinati beni o servizi, quali ad esempio, lo sportello unico, l’ufficio tecnico, la raccolta dei rifiuti, la polizia municipale, i servizi scolastici, la segreteria comunale, i servizi turistici, che essi non riuscirebbero a fornire o che potrebbero fornire ma a costi più elevati. Essa risponde ad interessi concertati all’interno di un’area territoriale definita2. L’Unione dei comuni si differenzia da altre forme di collaborazione istituzionale, quali ad esempio le convenzioni, i consorzi o le comunità montane, per alcuni tratti distintivi3. Con essa si viene infatti a costituire un nuovo ente e soggetto politico, dotato di personalità giuridica e piena capacità operativa su tutte le funzioni comunali delegate4. Il suo assetto istituzionale è prefigurato dalla volontà politica amministrativa degli enti espressa tramite lo statuto e non da quanto dettato da un legislatore centrale. L’Unione ha quindi piena potestà di regolamentare la propria organizzazione, lo svolgimento delle funzioni che le sono state affidate ei rapporti finanziari fra comuni partecipanti. All’Unione spettano gli introiti derivanti dai servizi che le
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